L’ecclesiologia di comunione

Autori

DOI:

https://doi.org/10.17421/ATH391202511

Parole chiave:

Concilio Vaticano II, Comunione, Trinità, Christifidelis, Chiesa locale

Abstract

Il Sinodo dei vescovi del 1985 ha presentato la comunione come la chiave del Vaticano II. Il significato di questa affermazione deriva dalle resistenze che ha dovuto superare e dalla sua flessibilità integrativa basata sulle seguenti coordinate: prospettiva trinitaria, centralità del christifidelis, dimensione personalistica, funzione ecclesiologica dell’Eucaristia, della Chiesa locale e della communio ecclesiarum; apertura missionaria ed ecumenica. In mezzo alle tensioni, offre le risorse necessarie per la convergenza e la complementarità. Proprio per questo è aperta alla sinodalità, affinché la comunione sia radicata nella reale pluralità della vita ecclesiale.

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Pubblicato

2025-07-18