Desiderio e beatitudine: schesis nell’In Canticum Canticorumdi Gregorio di Nissa

Autori

  • Ilaria Vigorelli

Abstract

Sommario : I. Introduzione. II. Analisi. 1. Desiderio e schesis. 2. L’Amato. 3. Unione e somiglianza. 4. Beatitudine. III. Sintesi : 1. La schesis come «disposizione verso». 2. La schesis come «disposizione interiore». 3. La schesis come «conformazione». IV. Conclusioni

Gregorio di Nissa appare come un autore al quale volgersi per rifondare la tenuta dei legami e della comunione nell’orizzonte dell’attuale crisi antropologica. L’analisi del termine con il quale nel Contra Eunomium il Nisseno ha espresso la reciprocità relazionale del Padre e del Figlio, assestando così l’interpretazione teologica dell’unità della sostanza nella relazionalità delle Persone divine, risulta particolarmente suggerente nelle accezioni assunte dal medesimo termine nell’In Canticum Canticorum. L’articolo esplora le ricorrenze di schesis mettendo in evidenza che la teologia trinitaria di Gregorio di Nissa ha contribuito a riformulare l’antropologia, e come nella teologia ha differenziato la metafisica dell’essere con la scoperta dell’immanenza divina, così nell’antropologia ha differenziato il dinamismo della condizione mutevole dall’immanenza della relazione.

Gregory of Nyssa is an important figure in any attempt to reestablish the relevance of relationships and communion in the wake of the current anthropological crisis. An analysis of the term utilized by Gregory in his Contra Eunomium to express the relational reciprocity between the Father and the Son – and thereby advancing a theological interpretation of the unity of substance in all relation among the divine Persons – becomes particularly influential with respect to the meaning attributed to this same term in the In Canticum Canticorum. This paper examines the reoccurrences of schesis, emphasizing the fact that the Trinitarian theology of Gregory of Nyssa has contributed to a rethinking of anthropology, and the way in which it distinguishes a metaphysics of being with the discovery of the divine immanence, it also leads anthropology to distinguish the dynamics of the changeable condition from the immanence of relation.

##submission.downloads##

Pubblicato

2014-11-30

Fascicolo

Sezione

Studi