Incorruttibilità e salvezza corporale. Il significato del termine ἀφθαρσία in Sap. 2,23

Autori

  • Marco Valerio Fabbri

Abstract

Sommario : I. Introduzione : 1. La salvezza corporale nell’escatologia del Libro della Sapienza. 2. Il parere dei moderni sulla ἀφθαρσία. II. Etimologia e ricorrenze di ἀφθαρσία : 1. Ricorrenze di ἀφθαρσία e affini nella letteratura greca fino al I d.C. 2. Ricorrenze di ἀφθαρσία e ἄφθαρτος nella Bibbia greca e nel giudaismo fino al I d.C. III. Significato di ἀφθαρσία e affini : 1. Etimologia e significato di ἀφθαρσία e affini. 2. L’aggettivo ἄφθαρτος nella discussione filosofica dai presocratici ad Aristotele. 3. Il sostantivo ἀφθαρσία e gli dèi di Epicuro. 4. Dèi e ἀφθαρσία secondo il trattato De dis di Filodemo di Gadara. 5. Felicità umana e divina in rapporto con la ἀφθαρσία nell’epicureismo. IV. Significato di ἀφθαρσία in Sap 2,23 : 1. Significato di ἀφθαρσία in Sap 2,23a. 2. Un problema di critica testuale : la variante ἰδιότητος / ἀϊδιότητος in Sap 2,23b. 3. Significato di ἰδιότης in Sap 2,23b. V. Conclusioni.

In 1964 Paul Beauchamp suggested that, according to the Wisdom of Solomon, the righteous will be rewarded with resurrection after death. This paper supports the same view. The refashioning of creation in Wis 19 is anticipated in Wis 2,23-24, where man was created for incorruptibility (aphtharsia). In addition, this paper traces the meaning of the word aphtharsia in Greek literature, beginning with its initial forging by Epicurus as a term to explain why gods are not subject to death. In the first century BC, when the Wisdom was written, the Epicurean philosopher Philodemus held that special nourishment available to the gods allowed them to live forever. The Wisdom of Solomon is far from the materialistic views of the Epicureans ; however, it borrows some of their vocabulary, and it applies that vocabulary to man instead of gods. Thus, since the beginning, man is created so that so that he may be granted the gift of incorruptibility. Afterwards, when death enters the world, man needs to be saved from death-not only death in his soul, but also death in his body. This is achieved again through the the divine gift of incorruptibility.

Nel 1964 Paul Beauchamp ha visto nella Sapientia Salomonis un’apertura alla risurrezione corporale dei giusti dopo la morte. A conferma della tesi, si rileva che il rinnova­mento della creazione in Sap 19 è preparato dall’insegnamento di Sap 2,23-24 su morte e incorruttibilità (aphtharsia). Lo studio ricostruisce la storia del termine e del concetto di aphtharsia, coniato da Epicuro per spiegare perché il corpo degli dèi non sia soggetto alla morte. Nel i secolo a.C. l’epicureo Filodemo riprende e sviluppa il concetto. Sulla base delle sue opere ritrovate frammentarie nei papiri di Ercolano, si può affermare che gli dèi epicurei perseverano nell’esistenza beata grazie al nutrimento che permette loro di preservare il corpo da corruzione. Il libro della Sapienza è lontano dal materialismo epicureo ; l’autore ne sfrutta però il linguaggio, trasferendo all’uomo quanto gli epicurei dicevano degli dèi. Fin dall’inizio il Dio che ama la vita ha creato l’uomo in vista del dono dell’incorruttibilità ; dopo l’ingresso nel mondo della morte, la salvezza prende la forma di riscatto dalla morte dell’uomo intero, anima e corpo.

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Pubblicato

2010-11-30

Fascicolo

Sezione

Studi