I fondamenti teologici della Dottrina Sociale della Chiesa: un bilancio del pontificato di Giovanni Paolo II

Autori

  • Arturo Bellocq

Abstract

Sommario: I. Gli anni difficili del postconcilio. II. La Conferenza di Puebla e la ripresa della dottrina sociale della Chiesa. III. L’inquadramento teorico dei suoi insegnamenti. IV. Primi documenti e nozioni fondamentali: 1. I primi interventi. 2. L’enciclica Laborem exercens. 3. Le istruzioni sulla teologia della liberazione. 4. Osservazioni epistemologiche. V. Sollicitudo rei socialis e la comprensione della dottrina sociale della Chiesa come teologia morale : 1. L’enciclica Sollicitudo rei socialis. 2. Alcune proposte per la comprensione della dottrina sociale della Chiesa come teologia morale. VI. Centesimus annus e l’importanza della filosofia politica nella dottrina sociale della Chiesa : 1. Dottrina sociale e Tradizione. 2. Dottrina sociale e «verità sull’uomo». 3. Dottrina sociale e filosofia politica. VII. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, Veritatis splendor e il rinnovamento della morale. VIII. Il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa : 1. Elementi per una epistemologia della dottrina sociale della Chiesa. 2. La pastorale sociale. IX. Uno sguardo in avanti.

L’importanza del magistero sociale di Giovanni Paolo II non si deve tanto all’abbondante numero dei suoi interventi in materia, ma soprattutto all’identità rinnovata che ha dato a questa disciplina. In questo itinerario attraverso i documenti più importanti e lungo alcuni dei dibattiti teologici che sono sorti in occasione di essi, ci proponiamo di tracciare l’identità teologica della dottrina sociale della Chiesa secondo gli insegnamenti di questo Pontefice. Non ci soffermiamo sugli argomenti concreti di morale sociale – quali il lavoro, i diritti umani, lo sviluppo, la pace, ecc. – ma sugli elementi che determinano la natura stessa della disciplina, il livello del sapere entro il quale si muove, le ragioni della sua esistenza e la sua costante – e a volte sorprendente – evoluzione, come pure i limiti che la dsc non dovrebbe valicare se non vuole perdere la propria identità, confondendosi con opzioni politiche specifiche che non tocca alla Chiesa indicare.

The great importance of John Paul II’s social teachings is not so much due to the abundant number of his addresses, but rather to the renewed identity he has given to this discipline. In this itinerary throughout his most important writings as well as some of the theological debates that arose in response to them, our purpose is to outline the theological identity of the social doctrine of the Church according to this Pope’s teachings. We shall not dwell on particular subjects of social morals – such as work, human rights, development, peace, etc. – but rather on the elements that define the specific nature of the discipline, the scientific realm in which it moves, the reasons for its existence and its constant – and sometimes surprising – evolution, as well as the limits that ought to be respected so as not to lose its own identity, confusing it with specific political options which are not the Church’s responsibility to indicate.

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Pubblicato

2013-11-30

Fascicolo

Sezione

Status Quaestionis