San Tommaso su certezza e libertà

Autori

  • Robert Wielockx

Abstract

Sommario. I. Quale certezza? Ovvero : una certezza più certa della dimostrazione. II. Quale libertà? Ovvero : un libero arbitrio improntato alla grazia. 1. Un giovane baccelliere perplesso. 2. Un parallelismo non assoluto. 3. Già in iii Sent. Tommaso riconosce la fede cristiana come grazia infusa. III. Quale fede? Ovvero : la fede teologale è unione soprannaturale di certezza e libertà. 1. Occorre un miracolo per condurre alla fede anche gli Ebrei? Per confermarvi i Cristiani? 2. Il miracolo né necessario né sufficiente per il singolo fedele. 3. Fede teologale. 4. Il miracolo non è sufficiente per condurre alla fede. 5. Possibilità di una “credibilità naturale” e di una “fede naturale”. 6. La fede degli eretici. 7. La fede dei demoni. 8. Fede informe e fede formata.

Nelle tre parti successive di questo studio si considerano rispettivamente la certezza, la
libertà e la soprannaturalità della fede teologale secondo l’insegnamento di San Tommaso.
Si legge direttamente il testo del suo Super Boetium De Trinitate a proposito della
fede cristiana in quanto più certa dell’evidenza e della dimostrazione proprie delle risorse
immanenti della conoscenza umana. Si rileggono i testi del commentario a P. Lombardo
(libro iii) dai quali risulta, da una parte, che il parallelismo fra lume dell’intelletto
agente e lume della fede è meno assoluto secondo San Tommaso di quanto sembra aver
inteso M.-D. Chenu e, d’altra parte, che, diversamente dall’interpretazione di H. Bouillard,
già il giovane San Tommaso insegna con S. Agostino che non solo la fede in genere
ma anche il primo pensiero che conduce alla fede è dono della grazia nel libero arbitrio
umano. Infine, si ricapitola con R. Aubert che le discussioni intorno alla posizione di San
Tommaso sulla possibilità di una «fede naturale» hanno fatto emergere questo risultato
fermo: a differenza della fede degli eretici, la quale è libera e non certa, e a differenza
della fede dei demoni, la quale è certa per acume di ingegno, ma non libera per mancanza
d’attrazione da parte del bene promesso, la fede soprannaturale e teologale riunisce
essenzialmente certezza e libertà.

In the three successive parts of this study, three attributes of theological faith according
to S. Thomas are respectively investigated, namely certitude, freedom and its supernatural
character. According to Thomas’ Super Boetium De Trinitate, read directly in the author’s
own wording, Christian faith is more certain than the self-evident principles and
their derived demonstrations proper to the immanent resources of human knowledge.
From the reading of Thomas’ commentary on Peter Lombard (Book iii), it becomes
clear, on the one hand, that the parallelism between the light of the active intellect and the light of faith is less absolute according to Thomas than it seems to have appeared to M.-D. Chenu, and, on the other hand, that, pace H. Bouillard, already the young Thomas taught with Augustine that not only faith in general but also more precisely the first thought leading toward faith is a gift of grace in the human free will. Finally, as R. Aubert demonstrated, the discussions around Thomas’ position on the possibility of a « natural faith » have yielded a firm result. According to Thomas, indeed, the faith of heretics is free but not certain, while the faith of demons is certain by acumen of genius, but not free by lack of attraction on behalf of the promised Good, and only supernatural and theological faith is essentially both certain and free.

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Pubblicato

2016-05-30

Fascicolo

Sezione

Studi