https://www.annalestheologici.it/issue/feedAnnales theologici2025-07-18T08:20:25+02:00Vicente Boschannales@pusc.itOpen Journal Systems<p><strong>ANNALES THEOLOGICI</strong></p> <p>Rivista internazionale di teologia fondata nel 1987, a cura della <a href="http://www.pusc.it/teologia" target="_blank" rel="noopener">Facoltà di Teologia della Pontificia Università della Santa Croce (Roma) </a>«Annales theologici» si propone di collaborare alla riflessione comune su quei temi che rivestono maggior interesse per il dialogo fra vangelo e cultura. La rivista comprende due fascicoli semestrali.</p> <p style="margin: 0cm;"><strong>Tutti gli articoli pubblicati sono sottoposti a procedura di “revisione tra pari” </strong><strong>mediante procedimento cosiddetto “a doppio cieco” (<em>double blind peer review</em>).</strong></p> <p style="margin: 0cm;"><strong>Gli articoli sono liberamente consultabili.</strong></p> <p style="margin: 0cm;"><strong>ISSN</strong>: 0394-8226</p> <p style="margin: 0cm;"><strong>E-ISSN</strong>: 1972-4934</p>https://www.annalestheologici.it/article/view/4930Recensioni2025-06-20T14:53:59+02:00Aa. Vv.annales@pusc.it<p>A. Bellocq, F. Insa, <em>Avviamento alla Teologia morale. Natura, metodo e storia</em>, Edusc, Roma 20242, 415 pp.</p> <p>A. de Luis Ferreras, I. González Marcos (eds.), <em>Sacerdocio ministerial en la misión de la Iglesia, Fonte – Monte Carmelo – Facultad de Teología del Norte de España</em>, Burgos 2024, 289 pp. («Teología del Sacerdocio», 33)</p> <p>A. Desmazières, <em>L’ora dei laici. Prossimità e corresponsabilità</em>, EDB, Bologna 2023, 224 pp.</p> <p>R. Di Ceglie,<em> God, the Good, and the Spiritual Turn in Epistemology</em>, Cambridge University Press, Cambridge (UK) 2023, 235 pp.</p> <p>G. Longo, <em>L’Opera di Dio. San Josemaria Escrivá, la filiazione divina, il focolare </em><em>di casa nelle età della vita</em>, e-book, Edusc, Roma 2024, 776 pp.</p> <p>L. Martínez Ferrer, <em>Comprender la evangelización de América, Ediciones Fe y Libertad</em>, Ciudad de Guatemala 2023, 214 pp.</p> <p>I.S. Ogboh, <em>The Missionary and his Mission: Fr. Carlo Zappa SMA (1861-1917), Prefect of the Upper Niger Prefecture</em>, Edusc, Rome 2022, 321 pp.</p> <p>V.M. Seifert,<em> Il sudario della Veronica e il Volto Santo. Storia e devozione</em>, Editrice Velar, Bergamo 2024, 174 pp.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4931“Lumen gentium” 60 anni dopo2025-06-20T16:16:32+02:00Isabel Troconisi.troconis@pusc.it2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4937Ecclesiologia di comunione. Eclisse o rilancio?2025-06-20T18:03:06+02:00Philip Goyretgoyret@pusc.it<p>«L’ecclesiologia di comunione è l’idea centrale e fondamentale nei documenti del Concilio» (Sinodo dei Vescovi del 1985). Nel Concilio, tuttavia, non esiste una trattazione sistematica dell’ecclesiologia di comunione. In che senso possiamo considerare questa ecclesiologia come l’idea “al centro” della dottrina conciliare? L’autore offre una risposta a partire dal dato biblico, storico e conciliare, auspicando il rilancio di un’autentica ecclesiologia di comunione, pensata e “ricostruita” più teologicamente, a partire dalle categorie di mistero, sacramento e Eucaristia, e concedendo maggior peso alla pneumatologia e alla prospettiva relazionale.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4939Chiesa ed ecclesiologia dalla Rivoluzione francese al Concilio Vaticano II2025-06-22T07:22:35+02:00Carlo Pioppicpioppi@pusc.it<p>L’articolo vuole ripercorrere a grandi linee il percorso dell’ecclesiologia tra la Rivoluzione francese e il Concilio Vaticano II. In questo intervallo di tempo vi sono come due linee parallele di produzione teologica sulla Chiesa. Una linea è quella dei manuali e dei trattati, con un approccio nel complesso giuridico e apologetico: questa linea si rafforza nella seconda metà dell’Ottocento, grazie allo sviluppo della presentazione della Chiesa come <em>societas perfecta et inaequalis</em>; e grazie anche all’affermazione e difesa dell’autorità pontificia negli ambienti ultramontani. L’altra linea è rappresentata da una serie di autori di monografie: in essi si riscontrano approcci innovativi. Tali approcci sono consistiti nella riscoperta della Chiesa come organismo vivo guidato dallo Spirito Santo e inserito nella storia; nell’uso di nuove categorie per presentare la Chiesa, quali corpo di Cristo e popolo di Dio; nella spiegazione della Chiesa come sacramento originario; nella riflessione sui rapporti tra Chiesa ed Eucaristia; nella nascita di studi teologici sull’ecumenismo e sul laicato. Nessuno di tali nuovi approcci giunse ad essere dominante, ma tutto questo processo permise alla teologia sulla Chiesa di giungere al Vaticano II con una grande ricchezza di proposte, di contenuti, di metodologie.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4940L’Enciclica “Mystici Corporis Christi”2025-06-22T07:37:04+02:00Alexandra von Teuffenbach avteuffenbach@gmail.com<p>La dottrina sulla Chiesa espressa nella Costituzione del Concilio Vaticano II,<em> Lumen gentium</em>, si fonda sulle espressioni magisteriali e sulla teologia precedenti. L’enciclica di Pio XII, <em>Mystici Corporis Christi</em> (1943), è il riferimento più prossimo per il Concilio. Sviluppata durante la guerra, l’enciclica voleva rispondere ad alcune deviazioni di carattere spirituale e dottrinale, ma intendeva anche esporre in modo positivo la dottrina della Chiesa come Corpo Mistico, toccando svariati argomenti che ancora oggi rispondono alle grandi questioni poste dai fedeli: l’azione salvifica della Chiesa, l’Eucaristia, la partecipazione dei laici, il sacrificio e la preghiera per l’edificazione della Chiesa.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4932“Organice exstructa”. La struttura organica della Chiesa durante la redazione della “Lumen gentium”2025-06-20T16:34:12+02:00Pedro A. Benítezpbenitezm@unav.es<p>La Costituzione<em> Lumen gentium</em> doveva esporre il mistero della Chiesa. Questo contributo spiega come la formula «organice exstructa» (LG 11/a) esprima l’intenzione che ha guidato i padri conciliari nella stesura della Costituzione. Sosteniamo che, al di là delle tensioni tra le diverse ecclesiologie, durante le sessioni conciliari ci fu un consenso nel descrivere la Chiesa come una realtà organicamente strutturata. Per spiegare questo, presentiamo in tre sezioni alcuni passaggi significativi degli schemi e delle <em>animadversiones</em> dei padri. Infine, vengono esposte alcune considerazioni generali che confermano la nostra valutazione.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4938Il progressivo approfondimento dell’ecclesiologia del popolo di Dio nella stesura della “Lumen gentium”2025-06-22T06:46:40+02:00Peter De Meypeter.demey@kuleuven.be<p>Questo articolo sostiene la coerenza della Costituzione dogmatica sulla Chiesa come ecclesiologia del popolo di Dio. È meglio non considerare i capitoli sul popolo di Dio (capitolo II) e sui laici (capitolo IV) come inconciliabili con quello che tratta dei vescovi (capitolo III). Durante tutte le fasi della storia della redazione della <em>Lumen gentium</em>, si è fatto in modo che la gerarchia non fosse dimenticata nei capitoli sul popolo di Dio e sui laici e che gli altri membri del popolo di Dio non fossero dimenticati nel capitolo sui vescovi.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4934La ricezione di “Lumen gentium” dopo il Concilio Vaticano II2025-06-20T17:19:14+02:00Hans Christian Schmidbaur christian.schmidbaur@usi.ch<p>Il vero senso della nuova “Ecclesiologia di Comunione”, realizzata nel decreto conciliare <em>Lumen gentium</em>, può solo essere compreso se non interpretiamo “comunione” in un modo moderno o secolare, ma come una <em>Communio sanctorum</em> che ha le sue fonti nella Comunione gerarchica del Dio trino stesso. Nella Chiesa come popolo di Dio, la relazione verticale di una intima unione con Dio stesso deve quindi sempre mantenere il primato assoluto e deve anche formare tutte le relazioni orizzontali e la comunione di tutti i fedeli sia nei cieli, sia anche in terra.<br>Di conseguenza, la Chiesa non può mai diventare una “democrazia” o “repubblica di scienziati” che può cambiare le proprie dottrine e strutture secondo la propria volontà, ma deve sempre rimanere – come sottolineava J. Ratzinger nel suo libro <em>La Teologia del Concilio</em> – una “Teocrazia”. Contro tutte le forme di una nuova “ecclesiologia dal basso” che in seguito sono state proclamate, l’ecclesiologia di <em>Lumen gentium</em> deve essere interpretata non come una “rottura con l’insegnamento del Concilio Vaticano I”, ma come la sua continuazione ed il suo compimento che ha riguadagnato un nuovo equilibrio comunitario tra il primato papale e l’autorità apostolica comunitaria dei vescovi.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4941Verso una comprensione personalista della Chiesa2025-06-22T07:47:23+02:00Antoni Nadbrzeżny antoni.nadbrzezny@kul.pl<p>L’obiettivo di questo articolo è offrire un’immagine/comprensione personalista della Chiesa. È stata sviluppata presso l’Università Cattolica Giovanni Paolo II di Lublino (Polonia) da alcuni eminenti teologi e filosofi polacchi contemporanei. Il concetto personalista della Chiesa è diventato una risposta concreta e seria al messaggio della <em>Lumen gentium</em> in un contesto di crescente pressione ideologica da parte delle correnti atee che hanno ridotto la Chiesa a una realtà puramente istituzionale. La visione personalista della Chiesa sarà presentata in tre aspetti fondamentali: l’origine della Chiesa, la sua essenza e la sua relazione con il mondo. Verranno anche discusse brevemente le specificità del metodo personalista.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4942Il termine teologico “popolo di Dio” nella Costituzione dogmatica del Concilio Vaticano II sulla Chiesa “Lumen gentium”2025-06-22T07:55:03+02:00Christian Schallercschaller@institut-papst-benedikt.de<p>Con il termine “popolo di Dio” e il suo uso nella Costituzione <em>Lumen gentium</em>, ci spostiamo al centro dell’autodescrizione della Chiesa in relazione ai suoi diversi usi. Il “popolo di Dio” è stato descritto dal Concilio in vari modi: come popolo profetico, come popolo messianico e come popolo storico-escatologico. L’elaborazione delle relative differenze e delle rispettive specificità è un prerequisito per un’interpretazione del concetto di “popolo di Dio” basata sul Concilio. Dopo una panoramica sull’uso del termine nella <em>Lumen gentium</em>, questa trattazione sistematica conduce alla storia piuttosto controversa della ricezione del termine “popolo di Dio”.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4943Implicazioni tematiche dell’essenziale natura missionaria della Chiesa popolo di Dio2025-06-22T08:11:53+02:00Sandra Mazzolini sandra.mazzolini@tiscali.it<p>LG 13 e 17 costituiscono la base per una fondazione teologico-ecclesiologica della missione ecclesiale. Considerati in se stessi e con riferimento all’intero secondo capitolo di LG, dedicato alla Chiesa popolo di Dio, LG 13 e 17 richiamano temi decisivi per l’oggetto di questo contributo, che si prefigge di focalizzare questioni afferenti all’essenziale natura missionaria della Chiesa popolo di Dio. Fra dette questioni, va menzionata quella dei soggetti della missione evangelizzatrice, questione qui considerata dal punto di vista delle implicazioni relazionali dell’appartenenza ecclesiale e da quello del soggetto ecclesiale globalmente inteso, nello specifico da quello della Chiesa locale.<br><br></p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4935Chiesa sinodale. Alcuni elementi fondamentali2025-06-20T17:46:44+02:00Miguel de Salis mdesalis@pusc.it<p>La prima parte di questo studio considera il legame tra la Chiesa sinodale e la dottrina del Concilio Vaticano II. In seguito, si prende in esame la definizione di sinodalità offerta dal documento finale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, cercando di articolare i diversi elementi in essa presenti secondo la loro importanza e i loro rapporti principali. La seconda parte dello studio si occupa della Chiesa pellegrina nel mondo e del legame della Chiesa sinodale con la missione. Nella terza parte della relazione si analizza il legame tra la Chiesa sinodale e le diverse forme istituzionali, i processi e gli atteggiamenti che essa comporta. Il testo elabora una proposta che parte dai rapporti stabili esistenti tra i cristiani in virtù di alcuni sacramenti e carismi. Questo insieme di relazioni può essere considerato come ciò che conforma la Chiesa sulla terra e la rende visibile e identificabile come la Chiesa di Dio. L’ecclesiologia sinodale legge questa forma come il sostrato comune che la nutre e sul quale si cammina insieme, sulla quale gli eventi assembleari si fondano e la missione viene portata avanti. In tal senso, l’ecclesiologia sinodale evita il pericolo di non tenere conto della struttura della Chiesa, del dono divino che è stato offerto agli uomini. Poiché l’idea di struttura qui proposta è relazionale, viene incontro alla necessità di presentare un’idea di Chiesa più vicina alle persone e meno burocratica.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4936L’“ecclesiologia sinodale”: sviluppo di una visione teologica della e dalla chiesa locale/particolare2025-06-20T17:56:21+02:00Vito Mignozzi vimignozzi@gmail.com<p>Il presente contributo intende approfondire in quali termini la cosiddetta “ecclesiologia sinodale” possa essere riconosciuta come un’ulteriore fase della recezione della dottrina conciliare della <em>Lumen gentium</em> a sessant’anni dalla sua pubblicazione. La linea interpretativa individuata è quella che guarda a questo tema dalla prospettiva teologica della e dalla Chiesa locale/particolare. Si intende, pertanto, recuperare i primi germi conciliari analizzando gli elementi in gioco (Vangelo, Eucaristia, ministero episcopale, <em>portio populi Dei)</em> e studiare in che modo essi contribuiscono ad una ricomprensione teologica della Chiesa locale alla luce della sinodalità. L’attenzione va all’esigenza di alcuni passi di riforma da attuare come pure ad alcune acquisizioni teologiche ancora da maturare.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologicihttps://www.annalestheologici.it/article/view/4944L’ecclesiologia di comunione2025-06-22T08:22:19+02:00 Eloy Bueno de la Fuente eloybdlf@gmail.com<p>Il Sinodo dei vescovi del 1985 ha presentato la comunione come la chiave del Vaticano II. Il significato di questa affermazione deriva dalle resistenze che ha dovuto superare e dalla sua flessibilità integrativa basata sulle seguenti coordinate: prospettiva trinitaria, centralità del <em>christifidelis</em>, dimensione personalistica, funzione ecclesiologica dell’Eucaristia, della Chiesa locale e della <em>communio ecclesiarum</em>; apertura missionaria ed ecumenica. In mezzo alle tensioni, offre le risorse necessarie per la convergenza e la complementarità. Proprio per questo è aperta alla sinodalità, affinché la comunione sia radicata nella reale pluralità della vita ecclesiale.</p>2025-07-18T00:00:00+02:00Copyright (c) 2025 Annales theologici